La Sicilia è una regione ricca di tradizioni enogastronomiche legate al suo territorio ed alla sua cultura essenzialmente contadina. Indubbiamente il popolo siciliano ha saputo fondere ed armonizzare le diverse culture agro-alimentari (e le relative coltivazioni a monte) dando ad esse un taglio tipicamente siciliano che ne esalta, nelle sue singolarità, la evidentemediterraneità.Sono ancora percettibili e riscontrabili, pur in una diffusa, in senso territoriale, omogeneità di prodotti, di sensazioni olfattive e papillari, di aromi, di gusti, di consumi, le tracce di prodotti e cucine di altri Paesi e Popoli. Cucina rustica, dai sapori forti e intensi come la terra che per essa fornisce la materia prima: nelle trattorie del territorio i viaggiatori potranno gustare i saporite e le ricette di una cucina antica e robusta, che affonda le proprie radici nella cultura dei contadini che da sempre vivono qui. I prodotti utilizzati nella cucina montallegrese hanno da sempre caratteristiche e/o metodiche di lavorazione improntate a un carattere di tradizionalità. Infatti, la cucina tipica del paese propone come ingredienti principali verdure e piante selvatiche, come il finocchietto e l’asparago. La pietanza della tradizione di Montallegro più conosciuta, è la minestra di San Giuseppe, preparata con un misto di verdure spontanee e legumi (finocchietto selvatico, fave, piselli), che si può gustare proprio durante i festeggiamenti in onore del Santo nelle piazze del Paese. Ma il piatto più facile e povero, proprio perché proveniente da ingredienti spontanei, è la “froscia cu i sparaci” ossia una frittata di uova condita con gli asparagi selvatici che si trovano spontanei sui colli del territorio di Montallegro. Invece, il dolce tipico montallegrese, che si ritrova in molti paesi limitrofi e dell’interno della provincia di Agrigento è la “pignulata”, composta da piccoli biscotti di farina di frumento, fritti e poi ricoperti con miele che, oltre ad aromatizzare, funge da collante per dare al dolce la caratteristica forma di pigna adornata con la caratteristica “diavolina”.
